Attività
Il Gruppo Campari, la cui capogruppo è la società Davide Campari Milano spa, opera a livello globale nel settore beverage con un portafoglio di oltre 50 marchi premium che si estende dal core business degli spirits ai vini / spumanti e ai soft drink.
I brand prodotti, imbottigliati e commercializzati e distribuiti sono i seguenti:
Brand a priorità globale
L’area include Campari, SKYY, Aperol, la franchise Wild Turkey (che include Wild Turkey e American Honey) e il portafoglio dei rum giamaicani (Appleton, J.Wray e Wray&Nephew Overproof);
Brand a priorità regionale
Sono compresi in quest’area i brand Cinzano, Frangelico, Averna, Forty Creek, tequila Espolon, Carolans, GlenGrant, Cynar, Braulio, gli sparkling wine Riccadonna e Mondoro.
Anche gli sparkling wines e i vermouth sono raggruppati tra i brand a priorità regionale
Brand a priorità locale
L’area include CampariSoda, Crodino, Wild Turkey ready-to-drink, Ouzo 12, Cabo Wabo e i brand brasiliani Dreher e Sagatiba;
Resto del portafoglio,
Si riferisce a tutti gli altri brand, nonché le vendite relative ad attività non strategiche
Le suddette categorie sono state create in basse alla rilevanza strategica dei marchi.
Alla fine del periodo, l’incidenza di ciascuna categoria sui ricavi consolidati del Gruppo Campari era la seguente:
Ricavi | 6M 2016 | |
meur | % | |
Brand a priorità globale | 359.3 | 48.3% |
Brand a priorità regionale | 110.1 | 14.8% |
Brand a priorità locale | 104.9 | 14.1% |
Resto del portafoglio | 169.6 | 22.8% |
Totale | 743.9 | 100.0% |
Da un punto di vista geografico il Gruppo Campari è presente nelle aree sotto indicate:
6M 2016 | Ricavi | Gestione corrente | ||||
meur | % | meur | % | |||
Americhe | 297.7 | 40.0% | 51.9 | 35.5% | ||
Nord Centro Est Europa | 139.5 | 18.8% | 57.9 | 39.5% | ||
Resto EMEA | 258.7 | 34.8% | 33.3 | 22.7% | ||
Asia Pacifico | 48.0 | 6.5% | 3.3 | 2.3% | ||
743.9 | 100% | 146.4 | 100% |
Per una spiegazione degli indicatori di bilancio (MOL, EBITDA, EBIT, PFN ecc.) si prega di fare riferimento alla legenda indicata nel menu in alto a sinistra)
Strategia
La strategia punta a coniugare
- la crescita organica attraverso un forte brand builiding con:
- acquisizioni che creino valore per gli azionisti.
Gli spirit sono il core business del Gruppo dove si focalizzano le acquisizioni.
L’obiettivo è di raggiungere o migliorare la massa critica nei mercati geografici chiave.
Le linee strategiche che il Gruppo segue per raggiungere tale obiettivo sono:
- incrementare la crescita dei brand a priorità globale e incubare i brand a priorità regionale attraverso marketing e innovazione d’eccellenza;
- generare una crescita solida dei brand a priorità locale rinnovandoli periodicamente;
- sfruttare una rigorosa attenzione ai costi per reinvestire in brand building strategico:
- sviluppare la presenza nei mercati ad alto potenziale;
- cercare acquisizioni dove il Gruppo Campari controlla la distribuzione;
- acquisire brand locali con una forte equity per costruire nuove Piattaforme distributive;
- Identificare specialty brand con una forte equity e pricing power elevato;
- mantenere la disciplina finanziaria.
.
Crescita per linee esterne
In merito alla strategia di crescita per linee esterne gli obiettivi sono:
- cercare acquisizioni in mercati dove il Gruppo controlla la distribuzione;
- acquisire brand locali con una forte equity per costruire nuove piattaforme distributive;
- identificare specialty brands con una forte equity e pricing power elevato;
- mantenere disciplina finanziaria.
Gli spirit sono il core business del Gruppo dove si focalizzano le acquisizioni con l’obiettivo è di raggiungere o migliorare la massa critica nei mercati geografici chiave.
Analisi dei ricavi
L’andamento dei ricavi consolidati del Gruppo Campari nel periodo è il seguente:
Ricavi | 6M 2016 | 6M 2015 | Variazione | |||||
meur | % | meur | % | meur | % | |||
Brand a priorità globale | 359.3 | 48.3% | 340.3 | 44.9% | 19.0 | 5.6% | ||
Brand a priorità regionale | 110.1 | 14.8% | 105.3 | 13.9% | 4.7 | 4.5% | ||
Brand a priorità locale | 104.9 | 14.1% | 112.2 | 14.8% | -7.3 | -6.5% | ||
Resto del portafoglio | 169.6 | 22.8% | 200.1 | 26.4% | -30.5 | -15.2% | ||
Totale | 743.9 | 100.0% | 757.9 | 100.0% | -14.0 | -1.8% |
Analogamente si riporta l’evoluzione dei medesimi per area geografica:
Ricavi | 6M 2016 | 6M 2015 | Variazione | ||||||
meur | % | meur | % | meur | % | ||||
Americhe | 297.7 | 40.0% | 323.6 | 43.5% | -25.9 | -8.0% | |||
Stati Uniti | 174.9 | 23.5% | 161.1 | 21.7% | 13.8 | 8.6% | |||
Giamaica | 33.7 | 4.5% | 56.6 | 7.6% | -22.9 | -40.5% | |||
Brasile | 17.6 | 2.4% | 30.5 | 4.1% | -12.9 | -42.3% | |||
Argentina | 20.4 | 2.7% | 22.2 | 3.0% | -1.8 | -8.1% | |||
Canada | 21.3 | 2.9% | 21.2 | 2.8% | 0.1 | 0.5% | |||
Altri Paesi | 29.8 | 4.0% | 32 | 4.3% | -2.2 | -6.9% | |||
Italia | 200.6 | 27.0% | 203.7 | 26.9% | -3.1 | -1.5% | |||
Nord, Centro, Est Europa | 139.5 | 18.8% | 127.8 | 16.9% | 11.7 | 9.2% | |||
Germania | 75.6 | 10.2% | 69.9 | 9.4% | 5.7 | 8.2% | |||
Russia | 7.1 | 1.0% | 7.4 | 1.0% | -0.3 | -4.1% | |||
Altri Paesi | 56.8 | 7.6% | 50.5 | 6.8% | 6.3 | 12.5% | |||
Altri Paesi EMEA | 58.1 | 7.8% | 53.5 | 82.7% | 4.6 | 8.6% | |||
Row / duty free | 48.0 | 6.5% | 49.3 | 6.6% | -1.3 | -2.6% | |||
Australia | 35.8 | 4.8% | 33.9 | 4.6% | 1.9 | 5.6% | |||
Altro | 12.2 | 1.6% | 15.4 | 2.1% | -3.2 | -20.8% | |||
Totale | 743.9 | 100% | 757.9 | 177% | -14.0 | -1.8% |
La tabella sottostante scompone la variazione complessiva dei ricavi nelle sue componenti:
Ricavi | Variazione totale | Crescita organica | Effetto cambi | Var. perimetro | |||
Brand a priorità globale | 5.6% | 9.1% | -3.5% | 0.0% | |||
Brand a priorità regionale | 4.5% | 10.2% | -5.7% | 0.0% | |||
Brand a priorità locale | -6.5% | -3.4% | -3.1% | 0.0% | |||
Resto del portafoglio | -15.2% | 0.3% | -5.2% | -10.3% | |||
Totale | -1.8% | 5.0% | -4.1% | -2.7% |
Variazione organica
Il primo semestre dell’anno ha generato una crescita organica pari al +5,0%, grazie a un ottimo primo trimestre (+7,2%), seguito da un secondo trimestre in crescita del +3,4%. Questa performance è stata particolarmente positiva anche alla luce dell’atteso riassorbimento nel secondo trimestre degli effetti dovuti alla calendarizzazione della Pasqua e alle anticipazioni delle vendite negli Stati Uniti che avevano particolarmente favorito la crescita organica del primo trimestre.
Globalmente, nei sei mesi si evidenzia una crescita di tutte le aree geografiche che nel secondo trimestre confermano l’andamento positivo già evidenziato nel primo trimestre.
Analogamente, tutti i brand a priorità globale del Gruppo e la quasi totalità dei brand a priorità regionale hanno evidenziato una crescita sostenuta nei primi sei mesi, grazie allo sviluppo positivo e superiore alla crescita organica media del Gruppo sia nel primo sia nel secondo trimestre.
Questi risultati hanno dunque guidato il continuo miglioramento del mix delle vendite in termini di prodotto e mercato, in linea con la strategia di crescita del Gruppo.
Analisi della variazione organica per area geografica
I principali trend che hanno caratterizzato le singole aree sono:
- l’area Americhe ha chiuso con una crescita organica del +3,2% nel semestre (+0,2% nel solo secondo trimestre), trainata dagli Stati Uniti (+8,6% nei sei mesi), che nel secondo trimestre continuano a evidenziare uno sviluppo positivo (+4,1%) dopo un primo trimestre molto sostenuto anche grazie a fenomeni temporanei di anticipazioni di vendite. Argentina, Canada e Messico chiudono positivamente, consentendo di compensare la performance negativa del Brasile, dove la crisi politica ed economica genera una contrazione a doppia cifra anche nel secondo trimestre. In Giamaica si evidenzia una contrazione dovuta al business non-core dello zucchero, al netto della quale la crescita del mercato risulta sostenuta (+9,6%);
- l’area Sud Europa, Medio Oriente e Africa ha portato nel semestre una crescita organica del +3,6%, e nel solo secondo trimestre del +2,7%; in Italia, la performance è stata positiva (+0,8% nel semestre e -0,4% nel secondo trimestre) e guidata da un positivo andamento nel semestre degli aperitivi in bottiglia e di Averna e Braulio, che hanno controbilanciato la flessione degli aperitivi monodose. Negli altri paesi dell’area, si segnala una continua crescita in Francia, Spagna, Sud Africa e in altri mercati dell’area, incluso il canale duty free;
- l’area Nord, Centro ed Est Europa ha registrato una crescita organica a doppia cifra (+12,9% nel semestre, +12,7% nel secondo trimestre), evidenziando un andamento positivo in tutti i mercati, in particolare Germania, Regno Unito e altri mercati del Nord ed Est Europa. In Russia, nonostante i risultati positivi, le previsioni del Gruppo sull’evoluzione macroeconomica e sulle prospettive del paese rimangono orientate alla cautela;
- l’area Asia-Pacifico registra nel primo semestre una crescita del +4,2% (+2,7% nel solo secondo trimestre) grazie alla continua crescita nel mercato australiano e della Nuova Zelanda, che compensa l’andamento non positivo degli altri mercati dell’area.
Analisi della variazione organica per brand
I principali trend che hanno caratterizzato i brand sono i seguenti.
- I brand a priorità globale del Gruppo crescono del +9,0% a livello organico (+7,0% nel solo secondo trimestre), grazie al contributo positivo di tutte le marche. In particolare, riguardo agli aperitivi, Campari conferma una crescita nei sei mesi nei suoi mercati principali, a eccezione del Brasile, e Aperol si conferma in crescita a doppia cifra grazie allo sviluppo positivo in tutti i mercati; SKYY chiude positivamente il semestre grazie al buon andamento del core brand SKYY Vodka su diversi mercati mentre SKYY Infusions risente della debolezza generale della categoria delle flavoured vodka negli Stati Uniti. Il portafoglio Wild Turkey è cresciuto nei sei mesi grazie a buoni risultati negli Stati Uniti e in Australia, mentre permane la debolezza del mercato giapponese. Il portafoglio rum giamaicani cresce nel periodo grazie soprattutto alla performance positiva in Giamaica, ma anche a uno sviluppo interessante nei mercati internazionali, oltre a una progressione positiva negli Stati Uniti;
- i brand a priorità regionale segnano nel semestre una crescita a doppia cifra pari al +10,2%, con un secondo trimestre positivo (+2,0%). La crescita è ripartita su quasi tutti i brand principali, in particolare Frangelico, Averna, Espolòn e GlenGrant;
- i brand a priorità locale confermano il trend negativo evidenziato nel primo trimestre e, dopo un secondo trimestre anch’esso in contrazione (-1,9%), chiudono il semestre con una performance del -3,3%, principalmente dovuta agli aperitivi monodose in Italia e ai brand brasiliani a causa del difficile contesto macroeconomico local
Variazione di perimetro
La variazione negativa di perimetro del -2,7% è attribuibile all’effetto di cessioni di business e di conclusioni di contratti di distribuzione, in linea con la strategia del Gruppo di razionalizzare le attività non strategiche e a basso margine e aumentare il focus sul core business.
In particolare, per quanto riguarda le cessioni di business non strategici, si ricorda che il Gruppo ha ceduto nel corso del 2015 alcune attività in Giamaica; inoltre, il 30 marzo 2016 è stata ceduta Casoni Fabbricazione Liquori S.p.A., che era entrata a far parte del Gruppo nell’ambito dell’acquisizione di Fratelli Averna S.p.A., operante nella produzione di prodotti alcolici a marchio privato e in attività di imbottigliamento per conto terzi.
Relativamente all’interruzione dei contratti di distribuzione, il primo semestre 2016 sconta gli effetti della conclusione nel 2015 della distribuzione di prodotti di largo consumo in Giamaica e la distribuzione di agency wine in Italia.
Si ricorda che l’acquisizione di Société des Produits Marnier Lapostolle (SPML), commentata al paragrafo precedente, non ha influito sulla variazione di perimetro registrata a livello di vendite, in quanto il perfezionamento dell’acquisto del controllo azionario è avvenuto il 29 giugno 2016 e il contratto di distribuzione ha avuto effetto a partire dal 1 luglio 2016.
Variazioni di cambio
L’impatto negativo dei cambi nel semestre è pari al -4,1% (-4,5% nel solo secondo trimestre) ed è legato alla svalutazione di molte valute del Gruppo rispetto all’Euro, a esclusione del Dollaro USA, che risulta stabile nel confronto con il primo semestre 2015.
In particolare, le valute che più hanno pesato sulla variazione negativa registrata a livello di vendite nette sono state la valuta argentina e la valuta brasiliana, che si sono deprezzate rispettivamente del 38,5% e del 20,0%.
Si riporta infine l’evoluzione complessiva dei principali brand del Gruppo Campari:
Ricavi | 6M 2016 | 6M 2015 | Variazione | |||||
meur | % | meur | % | meur | % | |||
Campari | 78.1 | 10.5% | 75.8 | 10.0% | 2.3 | 3.1% | ||
SKYY | 87.8 | 11.8% | 87.9 | 11.6% | -0.1 | -0.2% | ||
Aperol | 98.9 | 13.3% | 84.1 | 11.1% | 14.8 | 17.6% | ||
Wild Turkey | 53.6 | 7.2% | 53.1 | 7.0% | 0.5 | 1.0% | ||
Rum giamaicani | 40.2 | 5.4% | 39.4 | 5.2% | 0.8 | 1.9% | ||
Campari Soda | 32.7 | 4.4% | 34.1 | 4.5% | -1.4 | -4.0% | ||
Crodino | 31.2 | 4.2% | 33.3 | 4.4% | -2.1 | -6.3% | ||
Cinzano | 26.0 | 3.5% | 30.3 | 4.0% | -4.3 | -14.1% |
Analisi della redditività
L’andamento del conto economico consolidato del Gruppo Campari nel periodo è sintetizzato nel seguente prospetto:
Conto economico | 6M 2016 | 6M 2015 | Variazione | ||||||
meur | % | meur | % | meur | % | ||||
Vendite nette | 743.9 | 100.0% | 757.9 | 100.0% | -14.0 | -1.8% | |||
Costo del venduto | -317.9 | -42.7% | -345.7 | -45.6% | 27.8 | -8.0% | |||
MOL | 426.0 | 57.3% | 412.2 | 54.4% | 13.8 | 3.3% | |||
Pubblicità e promozioni | -128.4 | -17.3% | -124.9 | -16.5% | -3.5 | 2.8% | |||
Costi di struttura | -151.2 | -20.3% | -148.6 | -19.6% | -2.6 | 1.7% | |||
Risultato gestione corrente | 146.4 | 19.7% | 138.7 | 18.3% | 7.7 | 5.6% | |||
Item non ricorrenti | -14.5 | -1.9% | 2.9 | 0.4% | -17.4 | -600.0% | |||
Risultato operativo | 131.9 | 17.7% | 141.6 | 18.7% | -9.7 | -6.9% | |||
Gestione finanziaria | -29.4 | -4.0% | -28.3 | -3.7% | -1.1 | 3.9% | |||
Imposte | -35.3 | -4.7% | -35 | -4.6% | -0.3 | 0.9% | |||
Utile netto | 67.2 | 9.0% | 78.3 | 10.3% | -11.1 | -14.2% |
Il risultato della gestione corrente si è evoluto per effetto delle seguenti dinamiche:
EBIT Gestione corrente | Variazione totela | Vrescita organica | Effetto cambi | Var. perimetro | |||
Americhe | -4.4% | -2.3% | 0.7% | -2.8% | |||
Nord Centro Est Europa | 4.7% | 6.1% | 0.4% | -1.8% | |||
Sud Europa, Medio Oriente, Africa | 35.4% | 37.6% | -0.9% | -1.3% | |||
Asia Pacifico | -25.0% | -10.2% | -14.9% | -0.4% | |||
Totale | 5.6% | 7.9% | -0.2% | -2.1% |
Struttura finanziaria
Lo stato patrimoniale consolidato del Gruppo campari al 30 giugno 2016 può essere così rappresentato:
ATTIVO | meur | % | PASSIVO | meur | % | |
Totale immobilizzazioni | 3,189.3 | 69.2% | Fondi permanenti | 3,741.7 | 81.2% | |
Mezzi propri | 1,725.7 | 37.5% | ||||
Passività non correnti | 2,016.0 | 9.8% | ||||
Attivi correnti e finanziari | 1,417.4 | 30.8% | Passività a breve | 865.0 | 18.8% | |
Totale Attivo | 4,606.7 | 100.0% | Totale passività | 4,606.7 | 100.0% |
Analogamente al 31 dicembre 2015 lo stato patrimoniale era così composto:
ATTIVO | meur | % | PASSIVO | meur | % | |
Totale immobilizzazioni | 2,477.7 | 58.7% | Fondi permanenti | 3,375.1 | 79.9% | |
Mezzi propri | 1,745.8 | 41.3% | ||||
Passività non correnti | 1,629.3 | 38.6% | ||||
Attivi correnti e finanziari | 1,746.3 | 41.3% | Passività a breve | 848.9 | 20.1% | |
Totale Attivo | 4,224.0 | 100.0% | Totale passività | 4,224.0 | 100.0% |
L’ indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2016 era pari a meur 1.342,9 (meur 825,8al 31 dicembre 2015 ).
Outlook
Guardando alla seconda parte dell’anno, il Gruppo Campari ritiene che le prospettive delineate a inizio anno rimangano sostanzialmente invariate. In particolare, con riferimento al quadro macroeconomico, si ritiene che la volatilità in alcuni mercati emergenti, nonché l’incertezza sull’evoluzione delle principali valute rispetto all’Euro possano persistere. Contestualmente, il Gruppo rimane fiducioso nel conseguimento di una performance positiva e profittevole del business.
In relazione al portafoglio di brand, il Gruppo si aspetta una continua crescita delle marche a priorità globale e a elevata marginalità (in particolare gli aperitivi, il Bourbon e i rum giamaicani), per le quali il Gruppo intende intensificare, nella seconda parte dell’anno, gli investimenti nelle attività di marketing, al fine di favorire la crescita di lungo termine. Il Gruppo si aspetta inoltre che l’attività di innovazione continui a sostenere l’ampliamento dell’offerta di prodotti premium. In relazione allo sviluppo geografico, il Gruppo si conferma fiducioso relativamente alla performance positiva dei mercati geografici strategici, che continueranno a beneficiare della rafforzata rete distributiva.
Infine, si segnala che con riferimento alla crescita esterna, nella seconda parte dell’anno il Gruppo Campari beneficerà degli effetti dell’integrazione del business di SPML, proprietaria di Grand Marnier, il cui consolidamento è avvenuto a partire dal 29 giugno 2016, data di perfezionamento dell’acquisizione, come descritto nel paragrafo ‘Eventi significativi del periodo
Fattori sensibili / di rischio per il Gruppo Campari
Il Gruppo nell’annual report 2015 evidenzia i seguenti aspetti in grado di incidere sui risultati aziendali:
- attività commerciale internazionale e all’operatività in mercati emergenti
- gestione delle licenze per l’utilizzo di marchi di terzi e delle licenze concesse a terzi per l’utilizzo dei marchi del Gruppo
- concorrenzialità del mercato
- preferenze e propensione alla spesa dei consumatori
- regime normativo dell’industria delle bevande
- aspetti fiscali
- politica ambientale (sicurezza, controlli qualitativi in materia di inquinamento ambientale, smaltimento dei rifiuti e delle acque.)
- conformità e sicurezza dei prodotti immessi in consumo
- rapporti con i dipendenti:: evoluzione delle normative in vigore a livello local e dei contratti collettivi di lavoro;
- andamento dei tassi di cambio e altri rischi di natura finanziaria