Attività
Il Gruppo Snam presidia le seguenti attività regolate del settore del gas in Italia.
Trasporto del gas naturale
Il trasporto del gas naturale è un servizio integrato, che consiste nella messa a disposizione della capacità di trasporto, nonché nel trasporto del gas consegnato a Snam Rete Gas presso i punti di entrata della Rete Nazionale di gasdotti1 fino ai punti di riconsegna della Rete Regionale, dove il gas viene riconsegnato agli utilizzatori del servizio (utenti).
Il gas naturale immesso nella Rete Nazionale proviene dalle importazioni e, in minor quantità, dalla produzione nazionale. Il gas proveniente dall’estero viene immesso nella Rete Nazionale attraverso sette punti di entrata, in corrispondenza delle interconnessioni con i metanodotti di importazione (Tarvisio, Gorizia, Passo Gries, Mazara del Vallo, Gela) e dei terminali di rigassificazione GNL (Panigaglia, Cavarzere).
Snam Rete Gas è il principale operatore italiano di trasporto e dispacciamento di gas naturale sul territorio nazionale, disponendo della quasi totalità delle infrastrutture di trasporto in Italia, con oltre 32.000 chilometri di gasdotti in esercizio in alta e media pressione (circa il 94% dell’intero sistema di trasporto).
Rigassificazione del gas naturale liquido (GNL)
Il processo di estrazione del gas naturale dai giacimenti, la sua liquefazione per il trasporto su navi e la successiva rigassificazione per l’utilizzo da parte degli utenti, costituiscono la catena del GNL.
Il processo inizia nel paese esportatore, dove il gas naturale viene portato allo stato liquido raffreddandolo a -160 °C e successivamente caricato su navi metaniere per il trasporto marittimo fino al terminale di destinazione,(detto terminale di rigassificazione del GNL). Al terminale di rigassificazione, il GNL viene scaricato e, successivamente riscaldato, riportato allo stato gassoso e immesso nella Rete di trasporto del gas naturale.
Il servizio di rigassificazione comprende la discarica del GNL dalla nave, lo stoccaggio operativo, (stoccaggio per il tempo necessario a vaporizzare il GNL), la sua rigassificazione e l’immissione nella Rete Nazionale
Stoccaggio del gas naturale
L’attività di stoccaggio del gas naturale in Italia è svolta in regime di concessione e ha la funzione di compensare le diverse esigenze tra la fornitura e il consumo del gas. L’approvvigionamento, infatti, ha un profilo sostanzialmente costante durante tutto l’anno, mentre la domanda di gas è caratterizzata da una rilevante variabilità stagionale, con una domanda invernale significativamente superiore a quella estiva.
L’attività di stoccaggio si distingue sostanzialmente in due fasi: (i) la fase di iniezione, generalmente concentrata nel periodo fra aprile e ottobre, che consiste nell’iniezione in stoccaggio del gas naturale proveniente dalla Rete Nazionale di trasporto; (ii) la fase di erogazione, solitamente concentrata nel periodo tra novembre e il mese di marzo dell’anno successivo, nella quale il gas naturale è erogato dal giacimento, trattato e riconsegnato agli utenti attraverso la rete di trasporto.
L’attività di stoccaggio è svolta avvalendosi di un insieme integrato di infrastrutture composto dai giacimenti, dagli impianti di trattamento gas, dagli impianti di compressione, e dal sistema di dispacciamento operativo.
Distribuzione del gas naturale
L’attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione mediante affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali e consiste nel servizio di distribuzione del gas, attraverso reti di gasdotti locali, dai punti di consegna presso le cabine di riduzione e misura (“City-gates”) fino ai punti di riconsegna della rete di distribuzione gas presso i clienti finali (famiglie, imprese, ecc.).
Il servizio di distribuzione gas è effettuato a favore delle società di vendita autorizzate alla commercializzazione nei confronti dei clienti finali, mediante il trasporto del gas attraverso le reti cittadine.
Società del Gruppo
In particolare Snam opera nei suddetti settori tramite le sue controllate al 100%
Trasporto
Snam Rete Gas Spa, è il principale operatore italiano di trasporto e dispacciamento di gas naturale sul territorio nazionale, disponendo della quasi totalità delle infrastrutture di trasporto in Italia, con oltre 32.000 chilometri di gasdotti in esercizio in alta e media pressione (circa il 94% dell’intero sistema di trasporto)
Rigassificazione del GNL
GNL Italia Spa. Il gas naturale è immesso nella Rete Nazionale di trasporto anche dal terminale GNL di Panigaglia (La Spezia), di proprietà di GNL Italia, che è in grado di rigassificare ogni giorno 17.500 metri cubi di GNL e, conseguentemente, in condizioni di massima operatività, di immettere annualmente nella rete di trasporto oltre 3,5 miliardi di metri cubi di gas naturale.
Stoccaggio
Stogit Spa, è il maggiore operatore italiano e uno dei principali operatori europei nel settore dello stoccaggio del gas naturale, attraverso otto campi operativi di stoccaggio localizzati in Lombardia (quattro), Emilia Romagna (tre) e Abruzzo (uno).
Distribuzione del Gas
Italgas Spa è il principale operatore italiano nell’attività di distribuzione di gas naturale in Italia, con 1.449aree comunali affidate in concessione e disponendo di oltre 50.000 chilometri di rete di trasporto di media e bassa pressione
La ripartizione dei ricavi consolidati tra le suddette attività è la seguente:
6M 2016 | Ricavi | EBITDA | Utile operativo | |||||
meur | % | meur | % | meur | % | |||
Trasporto gas naturale | 986.0 | 57.2% | 772.0 | 58.8% | 515.0 | 59.4% | ||
Rigassificazione GNL | 10.0 | 0.6% | 4.0 | 0.3% | 1.0 | 0.1% | ||
Stoccaggio gas naturale | 293.0 | 17.0% | 221.0 | 16.8% | 179.0 | 20.6% | ||
Distribuzione gas naturale | 516.0 | 29.9% | 320.0 | 24.4% | 178.0 | 20.5% | ||
Altro / elisioni | -81.0 | -4.7% | -3.0 | -0.2% | -6.0 | -0.7% | ||
Totale | 1,724.0 | 100% | 1,314.0 | 100% | 867.0 | 100% |
Per una spiegazione degli indicatori di bilancio (MOL, EBITDA, EBIT, PFN ecc.) si prega di fare riferimento alla legenda indicata nel menu in alto a sinistra)
Operazione AES – Acquisizione del controllo
In data 25 giugno 2014, verificatesi le condizioni sospensive all’esecuzione del progetto di scissione approvato dall’Assemblea di AES Torino il 18 aprile 2014, è stato stipulato l’atto di scissione del Ramo Teleriscaldamento della società con data efficacia 1 luglio 2014.
A partire da tale data, Italgas è proprietaria del 100% del capitale sociale di AES, società che opera esclusivamente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attraverso AES, Italgas gestisce direttamente il servizio di distribuzione del gas naturale nella città di Torino con una rete di 1.336 chilometri di condotte, 465.784 punti di riconsegna attivi e 326 milioni di metri cubi vettoriati al 30 settembre 2014.
Strategia
Nel piano strategico 2016-2020 approvato nel giugno 2020 il management annuncia la separazione di Italgas da Snam tramite scissione parziale e proporzionale, con conseguente quotazione di Italgas entro fine 2016
Alla luce di ciò il piano strategico Snam post-scissione prevede:
- eur 4,3 miliardi di investimenti in Italia nel trasporto e nello stoccaggio
- Completamento del progetto di reverse flow e connessione del Corridoio Sud all’Europa attraverso la rete italiana
- RAB: +1% medio annuo nel corso di piano
- flessibilità finanziaria per supportare gli investimenti e la politica di remunerazione
Analogamente per Italgas è previsto il:
- rafforzamento della leadership nella distribuzione in Italia
- leverage e struttura d’indebitamento in grado di supportare un profilo di rating di solid investment grade in linea con quello di Snam
- capital markets day nel 4Q 2016 per la presentazione della società, del suo piano strategico e dell’equity story
I pilastri su cui si basa il piano sono seguenti:
Separazione di Italgas da Snam com presupposto per la creazione di valore per entrambe le società
La separazione di Italgas da Snam intende rafforzare entrambe le società e portare vantaggi per tutti gli azionisti, anche in considerazione delle differenze tra i business in cui sono impegnate e delle diverse opportunità di sviluppo che si presentano nei rispettivi contesti di mercato.
Snam, grazie alla gestione sinergica e integrata dei business di trasporto, GNL e stoccaggio, potrà contribuire alla realizzazione del mercato unico dell’energia, rafforzando anche la propria leadership europea. La società, anche grazie alla flessibilità finanziaria di cui verrà a disporre in seguito alla separazione di Italgas e al contesto regolatorio di riferimento, potrà focalizzarsi sugli investimenti organici e andare a cogliere potenziali ulteriori opportunità di sviluppo in Europa al fine di migliorare il proprio profilo di crescita e, conseguentemente, la politica di remunerazione dei propri azionisti. Tutto ciò verrà attuato mantenendo al tempo stesso una rigorosa disciplina e una solida struttura finanziaria, elementi che da sempre caratterizzano l’attività di Snam
Snam manterrà inoltre una partecipazione in Italgas pari al 13,5% – disciplinata da un patto parasociale tra la stessa Snam, CDP Reti e CDP Gas – che le consentirà di beneficiare anche della creazione di valore derivante dalle future opportunità di crescita di Italgas nel business della distribuzione.
Sviluppo delle infrastrutture e offerta di nuovi servizi
Nel periodo 2016-2020 Snam post-scissione ha in programma un piano di investimenti significativo, pari a eur 4,3 miliardi di cui 0,9 nel 2016, per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee, rafforzando la sicurezza, la flessibilità e la liquidità dell’intero sistema gas. L’obiettivo sarà raggiunto attraverso il potenziamento della rete di trasporto e la creazione di ulteriore capacità di stoccaggio in Italia, consentendo anche il completamento della realizzazione di capacità in reverse flow verso gli altri paesi europei e accogliendo anche nuovi flussi dalla regione del Caspio attraverso il gasdotto TAP.
Trasporto e GNL
In particolare, gli investimenti nei business del trasporto e del GNL, pari a eur 3,8 miliardi nell’arco di Piano, saranno volti non solo a garantire la sicurezza e l’affidabilità della rete, ma a soddisfare i requisiti di capacità e di diversificazione delle forniture, a vantaggio degli shipper e degli utenti finali. Tra le aree di intervento di maggior interesse vi è l’area nord-occidentale del Paese, in cui è prevista l’ultimazione delle opere finalizzate alla flessibilità e sicurezza di approvvigionamento, nonché alla realizzazione di capacità disponibile in uscita, in parte già in esercizio.
Stoccaggio
Nell’attività di stoccaggio, il programma di investimenti pari a eur 0,5 miliardi nel periodo 2016-2020 è volto a garantire una maggiore capacità sia di modulazione sia di punta, migliorando la liquidità e la flessibilità complessive del sistema e favorendo ulteriori opportunità di scambio di gas. Tali incrementi sono legati prevalentemente alla progressiva entrata a regime del sito di Bordolano (Cremona).
Snam potrà inoltre far leva sulle proprie partecipazioni internazionali per favorire una crescente interconnessione delle infrastrutture europee e lo sviluppo di una maggiore diversificazione e flessibilità dei flussi di gas, massimizzando al tempo stesso la redditività dei propri asset.
La società monitorerà con approccio selettivo e la consueta disciplina finanziaria potenziali nuove opportunità di investimento in asset infrastrutturali anche a livello europeo con un profilo di rischio allineato a quello dell’attuale portafoglio di business.
Snam prevede, infine, di sviluppare nuovi servizi di mercato nell’ambito del contesto regolatorio nazionale orientati ad aumentare la qualità dell’offerta commerciale agli shipper e a generare benefici al consumatore finale in termini di minori costi di sistema.
In una prospettiva più di medio-lungo termine, la società presta grande attenzione anche agli utilizzi emergenti del gas naturale, come la trasformazione del biogas in biometano, il power to gas e lo sviluppo della logistica dell’utilizzo del gas naturale liquefatto e del gas naturale compresso nei trasporti.
Evoluzione prevista della RAB e dei risultati nel periodo di piano
Alla luce degli investimenti appena descritti, e assumendo un tasso di inflazione medio annuo di circa l’1%, nel periodo di piano la RAB consolidata delle attività trasporto, GNL e stoccaggio è prevista crescere a un tasso medio annuo di circa l’1% rispetto ai 19,2 miliardi di euro stimati a fine 2015.
Sempre relativamente alle attività di trasporto, GNL e stoccaggio, Snam intende mantenere la propria attenzione all’efficienza operativa; l’incremento inerziale dovuto ai maggiori costi di struttura conseguenti alla scissione societaria e all’effetto inflattivo saranno sostanzialmente compensati dai risultati di nuove azioni di efficientamento. I costi fissi controllabili sono attesi sostanzialmente stabili in termini reali nel periodo di piano, a parità di perimetro.
Il piano prevede quindi un incremento dell’utile netto grazie al contributo congiunto di una serie di fattori, quali la crescita della RAB, il conseguimento di efficienze operative, il crescente apporto dei proventi da partecipazioni, che dal 2020 si stima beneficeranno anche del contributo del TAP, nonché la riduzione attesa del costi finanziari.
Italgas
Infine per Italgas sono previsti investimenti complessivi di eur 2 miliardi nel periodo 2016-2020. Di questi, eur 0,4 miliardi sono previsti nel 2016 (70% sulla rete e 30% nelle attività di misura) e i restanti eur 1,6 miliardi nel periodo 2017-2020 (57% sulla rete e 43% nelle attività di misura). Questo piano, congiuntamente al programma di acquisizione di nuove concessioni, consentirà di stimare un target di crescita della RAB consolidata da circa eur 5,7 miliardi di fine 2015 a oltre eur 7 miliardiì al termine del processo di gare d’ambito.
Analisi dei ricavi
L’andamento dei ricavi consolidati del periodo è il seguente:
Ricavi totali | 6M 2016 | 6M 2015 | Differenza | |||||
meur | % | meur | % | meur | % | |||
Trasporto gas naturale | 986 | 57.2% | 1,080 | 58.8% | -94 | -8.7% | ||
Rigassificazione GNL | 10 | 0.6% | 13 | 0.7% | -3 | -23.1% | ||
Stoccaggio gas naturale | 293 | 17.0% | 276 | 15.0% | 17 | 6.2% | ||
Distribuzione gas naturale | 516 | 29.9% | 543 | 29.6% | -27 | -5.0% | ||
Altro / elisioni | -81 | -4.7% | -75 | -4.1% | -6 | 8.0% | ||
Totale | 1,724 | 100% | 1,837 | 100% | -113 | -6.2% |
Alternativamente i ricai possono essere ripartita per tipologia di attività
Ricavi | 6M 2016 | 6M 2015 | Differenza | |||||
meur | % | meur | % | meur | % | |||
Attività regolate | 1,700 | 98.6% | 1,796 | 97.8% | -96 | -5.3% | ||
Attività non regolate | 24 | 1.4% | 41 | 2.2% | -17 | -41.5% | ||
Totale | 1,724 | 100% | 1,837 | 100% | -113 | -6.2% |
Le performance operative sono indicate nella tabella sottostante:
Dati operativi | Unità di misura | 6M 2016 | 6M 2015 | Differenza | |||
meur | % | ||||||
Trasporto gas naturale | |||||||
Gas naturale immesso | miliardi mc | 34.1 | 32.8 | 1 | 4.0% | ||
Rigassificazione GNL | |||||||
Volumi rigassificati | miliardi mc | 0.092 | 0.020 | 0 | 360.0% | ||
Stoccaggio gas naturale | |||||||
Capacità disponibile | miliardi mc | 11.8 | 11.4 | 0 | 3.5% | ||
Gas naturale movimentato | miliardi mc | 11.4 | 12.0 | -1 | -4.5% | ||
Distribuzione gas naturale | |||||||
Contntori attivi | numero | 6,525 | 6,518 | 7 | 0.1% | ||
Rete di distribuzione | km | 56,759.0 | 56,636.0 | 123 | 0.2% |
Gas naturale immesso nella Rete Nazionale di trasporto
L’aumento è attribuibile essenzialmente al minor utilizzo degli stoccaggi, che registrano minori erogazioni nette per 0,73 miliardi di metri cubi, a fronte di una domanda gas in Italia che nel primo semestre 2016 si attesta a 35,96 miliardi di metri cubi, in lieve aumento (+0,42 miliardi di metri cubi; +1,2%) rispetto all’analogo periodo del 2015. I maggiori consumi dei settori termoelettrico (+0,92 miliardi di metri cubi; +10,1%), grazie alla riduzione della produzione di energia idroelettrica e ai minori consumi di altre fonti combustibili, e industriale (+0,25 miliardi di metri cubi; +3,0%), sono stati in parte assorbiti dai minori consumi del settore residenziale e terziario (-0,74 miliardi di metri cubi; -4,3%) dovuti all’effetto climatico.
La domanda di gas in termini normalizzati per la temperatura è stimata pari a 37,14 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,85 miliardi di metri cubi, pari al 2,3%, rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2015 (36,29 miliardi di metri cubi).
Stoccaggio di gas naturale
La riduzionedei volumi è attribuibile essenzialmente alle minori erogazioni da stoccaggio (-0,66 miliardi di metri cubi; -9,2%) dovute all’effetto climatico.
La capacità complessiva di stoccaggio al 30 giugno 2016, comprensiva dello stoccaggio strategico, è pari a 16,3 miliardi di metri cubi (+0,4 miliardi di metri cubi rispetto al 30 giugno 2015), di cui 11,8 miliardi di metri cubi relativi a capacità disponibile di stoccaggio, interamente conferita per l’anno termico 2016-2017, e 4,5 miliardi di metri cubi relativi allo stoccaggio strategico (invariata rispetto all’anno termico 2015-2016, come stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico con comunicato del 21 gennaio 2016).
Distribuzione di gas naturale
Al 30 giugno 2016 Snam, attraverso Italgas, risulta concessionaria del servizio di distribuzione del gas in 1.472 comuni (parimenti al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2015), di cui 1.401 in esercizio. Al 30 giugno 2016 il numero di contatori attivi collocati presso i punti di riconsegna del gas ai clienti finali (famiglie, imprese, ecc.) è pari a 6,525 milioni di unità (6,518 milioni di unità al 30 giugno 2015).
La rete di distribuzione gas al 30 giugno 2016 si estende per 56.759 chilometri, in aumento di 42 chilometri rispetto al 31 dicembre 2015 (56.717 chilometri).
Analisi della redditività
L’andamento del conto economico consolidato del periodo è sintetizzato nel seguente prospetto:
Conto economico | 6M 2016 | 6M 2015 | Differenza | ||||||
meur | % | meur | % | meur | % | ||||
Totale ricavi | 1,861 | 101.9% | 1,959 | 103.9% | -98 | -5.0% | |||
Ricavi gestione caratteristica | 1,827 | 100.0% | 1,886 | 100.0% | -59 | -3.1% | |||
Altri ricavi | 34 | 1.9% | 73 | 3.9% | -39 | -53.4% | |||
Totale costi operativi | -547 | -29.9% | -525 | -27.8% | -22 | 4.2% | |||
Acquisiti servizi e costi diversi | -362 | -19.8% | -351 | -18.6% | -11 | 3.1% | |||
Costo del lavoro | -185 | -10.1% | -174 | -9.2% | -11 | 6.3% | |||
EBITDA | 1,314 | 71.9% | 1,434 | 76.0% | -120 | -8.4% | |||
Ammortamenti e svalutazioni | -447 | -24.5% | -422 | -22.4% | -25 | 5.9% | |||
EBIT | 867 | 47.5% | 1,012 | 53.7% | -145 | -14.3% | |||
Gestione finanziaria | -112 | -6.1% | -117 | -6.2% | 5 | -4.3% | |||
Imposte sul reddito | -229 | -12.5% | -283 | -15.0% | 54 | -19.1% | |||
Utile netto | 526 | 28.8% | 612 | 32.4% | -86 | -14.1% |
La riduzione dell’EBIT è dovuta ai minori ricavi e all’incremento dei costi operativi attribuibile principalmente alla dinamica dei fondi per rischi e oneri, a seguito di accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri a fronte di utilizzi effettuati nel primo semestre 2015 (-meur 34), i cui effetti sono stati solo in parte assorbiti dai minori prelievi per cessioni di gas naturale non più funzionale alle attività operative (+meur 17). Alla riduzione dell’utile operativo ha contribuito altresì l’aumento degli ammortamenti registrato in tutti i settori di attività.
Analisi dell’EBITDA
Più in dettaglio la ripartizione dell’EBITDA è riportata nella tabella sottostante:
EBITDA | 6M 2016 | 6M 2015 | Fifferenza | ||||||
meur | % | meur | % | meur | % | ||||
Trasporto gas naturale | 772 | 58.8% | 840 | 58.6% | -68 | -8.1% | |||
% ricavi | 78.3% | 77.8% | |||||||
Rigassificazione GNL | 4 | 0.3% | 5 | 0.3% | -1 | -20.0% | |||
% ricavi | 40.0% | 38.5% | |||||||
Stoccaggio gas naturale | 221 | 16.8% | 205 | 14.3% | 16 | 7.8% | |||
% ricavi | 75.4% | 74.3% | |||||||
Distribuzione gas naturale | 320 | 24.4% | 380 | 26.5% | -60 | -15.8% | |||
% ricavi | 62.0% | 70.0% | |||||||
Altro / elisioni | -3 | -0.2% | 4 | 0.3% | -7 | -175.0% | |||
Totale | 1,314 | 100% | 1,434 | 100% | -120 | -8.4% | |||
% ricavi | 76.2% | 78.1% |
Analisi dell’EBIT
Analogamente si riporta l’evoluzione dell’EBIT:
Utile operativo | 6M 2016 | 6M 2015 | Fifferenza | ||||||
meur | % | meur | % | meur | % | ||||
Trasporto gas naturale | 515 | 59.4% | 591 | 58.4% | -76 | -12.9% | |||
% ricavi | 52.2% | 54.7% | |||||||
Rigassificazione GNL | 1 | 0.1% | 3 | 0.3% | -2 | -66.7% | |||
% ricavi | 10.0% | 23.1% | |||||||
Stoccaggio gas naturale | 179 | 20.6% | 169 | 16.7% | 10 | 5.9% | |||
% ricavi | 61.1% | 61.2% | |||||||
Distribuzione gas naturale | 178 | 20.5% | 248 | 24.5% | -70 | -28.2% | |||
% ricavi | 34.5% | 45.7% | |||||||
Altro / elisioni | -6 | -0.7% | 1 | 0.1% | -7 | -700.0% | |||
Totale | 867 | 100% | 1,012 | 100% | -145 | -14.3% | |||
% ricavi | 50.3% | 55.1% |
Con riferimento ai principali settori operativi, la riduzione dell’utile operativo è attribuibile ai settori:
Trasporto
A seguito principalmente dei minori ricavi regolati, dovuti ai meccanismi di aggiornamento tariffario (-meur 109) e in particolare all’aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito che passa dal 6,3% del 2015 al 5,4% del 2016, in parte compensati dal contributo degli investimenti effettuati nel 2014 (+meur 39. Alla riduzione dell’utile operativo hanno altresì contribuito i minori ricavi non regolati (-meur 16), a seguito di minori cessioni di gas naturale non più funzionale alle attività operative (-meur 20) nonché i maggiori ammortamenti (-meur 8) dovuti principalmente all’entrata in esercizio di nuove infrastrutture;
Distribuzione
A seguito principalmente della riduzione dei ricavi di vettoriamento (-meur 24; -4,7%), dovuta essenzialmente ai meccanismi di aggiornamento tariffario e in particolare alla revisione del tasso di remunerazione del capitale investito, che passa dal 6,9% del 2015 al 6,1% del 2016 per la distribuzione e dal 7,2% del 2015 al 6,6% del 2016 per la misura, all’incremento dei costi operativi (-meur 33 al netto delle componenti che trovano contropartita nei ricavi), attribuibili a maggiori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (-meur 31), nonché ai maggiori ammortamenti di periodo (-meur 10).
Stoccaggio
I maggiori ricavi di stoccaggio (+meur 16, al netto delle componenti che trovano contropartita nei costi), dovuti ai meccanismi di aggiornamento tariffario e in particolare all’aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito netto che passa dal 6% del 2015 al 6,5% del 2016, nonché all’entrata in esercizio, a fine 2015, delle prime facility del sito di Bordolano, sono stati parzialmente compensati dai maggiori ammortamenti (-meur 6 pari al 16,7%), dovuti principalmente all’entrata in esercizio di nuove infrastrutture. L’aumento del tasso di remunerazione è dovuto essenzialmente all’adozione di parametri di riferimento per la determinazione del WACC per il 2016, calcolato secondo i criteri stabiliti dall’Autorità con deliberazione 583/2015/R/com, migliorativi rispetto a quelli di riferimento per la determinazione del WACC per il 2015, primo anno del quarto periodo di regolazione per il servizio di stoccaggio.
Struttura finanziaria
Lo stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2016 può essere così rappresentato:
ATTIVO | meur | % | PASSIVO | meur | % | |
Totale immobilizzazioni | 22,972.0 | 92.8% | Fondi permanenti | 19,388.0 | 75.3% | |
Mezzi propri | 7,250.0 | 28.2% | ||||
Passività non correnti | 12,138.0 | 47.1% | ||||
Attivi correnti e finanziari | 1,781.0 | 7.2% | Passività a breve | 6,365.0 | 24.7% | |
Totale Attivo | 24,753.0 | 100.0% | Totale passività | 25,753.0 | 100.0% |
Analogamente al 31 dicembre 2015 lo stato patrimoniale era così composto:
ATTIVO | meur | % | PASSIVO | meur | % | |
Totale immobilizzazioni | 22,727.0 | 91.3% | Fondi permanenti | 20,283.0 | 81.5% | |
Mezzi propri | 7,586.0 | 30.5% | ||||
Passività non correnti | 12,697.0 | 51.0% | ||||
Attivi correnti e finanziari | 2,153.0 | 8.7% | Passività a breve | 4,597.0 | 18.5% | |
Totale Attivo | 24,880.0 | 100.0% | Totale passività | 24,880.0 | 100.0% |
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era paria meur14.177 (meur 13.779 al 31 dicembre 2015).
Outlook
Separazione di Italgas da Snam
Ne giugno 2016 il management ha approvato la separazione di Italgas da Snam, il cui closing, subordinato al realizzarsi di alcune condizioni sospensive, è previsto entro il 31 dicembre 2016.
L’operazione consentirà di valorizzare significativamente il ruolo di entrambe le società nei rispettivi business. In particolare, Snam potrà focalizzarsi sulla gestione sinergica e integrata dei business di trasporto, stoccaggio e rigassificazione in Italia e all’estero consolidando la propria leadership europea e contribuendo a integrare ulteriormente i mercati del gas in Europa..
Investimenti
Nel periodo 2016-2020 il Gruppo post-scissione ha in programma un piano di investimenti significativo, pari a eur 4,3 miliardi cui 0,9 nel 2016, per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture italiane e la loro interconnessione con quelle europee, rafforzando la sicurezza, la flessibilità e la liquidità dell’intero sistema gas. L’obiettivo sarà raggiunto attraverso il potenziamento della rete di trasporto e la creazione di ulteriore capacità di stoccaggio in Italia, consentendo anche il completamento della realizzazione di capacità in reverse flow verso gli altri Paesi europei e accogliendo anche nuovi flussi dalla regione del Caspio attraverso il gasdotto TAP.
In particolare, gli investimenti nei business del trasporto e del GNL, pari a eur 3,8 miliardi nell’arco di Piano, saranno volti non solo a garantire la sicurezza e l’affidabilità della rete, ma a soddisfare i requisiti di capacità e di diversificazione delle forniture, a vantaggio degli shipper e degli utenti finali.
Nell’attività di stoccaggio, il programma di investimenti pari a eur 0,5 miliardi nel periodo 2016-2020 è volto a garantire una maggiore capacità sia di modulazione sia di punta, migliorando la liquidità e la flessibilità complessive del sistema e favorendo ulteriori opportunità di scambio di gas. Tali incrementi sono legati prevalentemente alla progressiva entrata a regime del sito di Bordolano (Cremona).
Il Gruppo potrà inoltre far leva sulle proprie partecipazioni internazionali per favorire una crescente interconnessione delle infrastrutture europee e lo sviluppo di una maggiore diversificazione e flessibilità dei flussi di gas, massimizzando al tempo stesso la redditività dei propri asset.
Il management monitorerà con approccio selettivo e la consueta disciplina finanziaria potenziali nuove opportunità di investimento in asset infrastrutturali anche a livello europeo con un profilo di rischio allineato a quello dell’attuale portafoglio di business.
Domanda gas
Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale sul mercato europeo prevedono per il quinquennio 2016-2020 una situazione di sostanziale stabilità rispetto ai livelli del 2015, sia pure in presenza di una riduzione progressiva della produzione interna europea che sarà bilanciata da una crescente dipendenza dalle importazioni.
Efficienza
Il Gruppo conferma la propria attenzione all’efficienza operativa, attraverso iniziative che consentiranno nel quinquennio 2016-2020 il mantenimento del livello dei costi fissi controllabili del perimetro post-scissione sostanzialmente costanti in termini reali a parità di perimetro.
Fattori sensibili / di rischio
Nell’annual report 2015 il management identifica i seguenti fattori in grado di incidere sui risultati consolodati del Gruppo:
Aspetto regolatorio
Definizione ed aggiornamento di un quadro regolatorio in Italia e nei paesi di interesse
Fattori legali e di conformità
Variazione rilevante della normativa e/o giurisprudenza
Allineamento della Corporate Governance e/o del sistema di controllo interno e dei rischi alle normative e/o alle best practice
Responsabilità della azienda per illeciti commessi dal management o da terzi
Elementi operativi
Avanzamento dei programmi di realizzazione delle grandi infrastrutture di trasporto e stoccaggio
Continuità del servizio
- resistenza delle condotte/ impianti anche a seguito di eventi esogeni,
- prevenzione / riparazione di malfunzionamenti degli impianti o dei sistemi operativi
Mantenimento di un adeguato profilo reputazionale per fornitori e subappaltatori
Mercato e competizione
Numero di gare d’ambito aggiudicate ad ITG
Condivisione con gli enti concedenti del valore di rimborso di fine concessione
Mantenimento della titolarità delle concessioni di stoccaggio di gas
Rischi finanziari / liquidità
Declassamento del rating sul debito a m/l termine
Variazioni del tasso d’interesse
Gestione dei rischi finanziari