<Terna bilancio 2015
Attività
La filiera del sistema elettrico italiano si compone di quattro segmenti: la produzione, la trasmissione, la distribuzione e la vendita.
In questa filiera, le attività di Terna si riferiscono alla trasmissione dell’energia elettrica sulla rete ad Alta Tensione, i cui principali aspetti sono
- tramessione (trasporto e trasformazione sulla rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica dalle centrali di produzione e dalle linee di interconnessione con l’estero alle reti locali di distribuzione; il servizio comprende le attività di connessione, sviluppo, esercizio e manutenzione della rete); e
- dispacciamento (mantenimento dell’equilibrio tra immissioni e prelievi di energia elettrica, con i necessari margini di riserva).
L’attuale perimetro delle mansioni svolte da Terna è il risultato di un processo di liberalizzazione del settore elettrico iniziato nel 1999, anno in cui le funzioni di operatore di sistema furono attribuite al GRTN – Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, società a controllo pubblico.
A novembre 2005 Terna, già proprietaria della quasi totalità della Rete di Trasmissione Nazionale, ha acquisito da quest’ultimo le funzioni di gestore di rete, con le relative risorse umane e asset, così come stabilito dal D.P.C.M. 11 maggio 2004.
Nel dicembre 2015 il Gruppo ha concluso l’acquisizione della rete in alta tensione di Ferrovie dello Stato.
Le attività di Terna possono poi essere classificate in due settori:
- attività tradizionale e
- attività non tradizionali
Attività Tradizionali
Si tratta delle menzionate attività di Terna nell’ambito della trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica che operativamente consistono nel:
- esercizio
- pianificazione dello sviluppo della rete
- realizzazione e
- manutenzione
Esercizio
La preparazione all’esercizio in tempo reale include:
- la programmazione delle indisponibilità (di rete e degli impianti di produzione)i,
- la previsione del fabbisogno elettrico nazionale,
- il suo confronto con il programma delle produzioni,
- l’acquisizione di risorse per il dispacciamento e
- la verifica dei transiti di potenza per tutte le linee della rete di trasmissione.
Nella fase di controllo in tempo reale il Centro Nazionale di Controllo, coordinando altri centri sul territorio:
- effettua il monitoraggio del sistema elettrico e
- svolge la funzione di dispacciamento intervenendo, a fronte di guasti o in caso di andamento del fabbisogno divergente rispetto alle previsioni.
Pianificazione dello sviluppo della rete
L’analisi dei flussi di energia elettrica sulla rete e l’elaborazione di proiezioni sulla domanda consentono a Terna di individuare le criticità della rete e le nuove opere che è necessario realizzare per garantire l’adeguatezza del sistema.
Terna ne segue poi l’iter autorizzativo delle suddette nuove opere da realizzare: dalla concertazione preventiva con gli Enti locali fino all’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
Terna provvede infine a identificare le migliori modalità di connessione alla rete di trasmissione per tutti gli operatori che ne facciano richiesta per i loro impianti.
Realizzazione
Terna definisce gli standard (costruttivi e prestazioni) degli impianti collegati alla rete e predispone progetti realizzativi delle opere autorizzate. La costruzione dei nuovi impianti è di norma realizzata in outsourcing.
Manutenzione
Terna effettua la manutenzione degli elettrodotti e delle stazioni attraverso otto Aree Operative di Trasmissione dalle quali dipende la maggior parte – poco meno del 70% – delle risorse umane della Società
Attività Non Tradizionali
Le attività non regolamentate accolgono prevalentemente le attività di gestione (esercizio e manutenzione) di impianti Alta Tensione di terzi, di ingegneria impiantistica nonché di manutenzione della rete a fibre ottiche di proprietà di terzi e l’housing di apparecchiature di TLC: si tratta quindi di servizi specialistici resi dal Gruppo Terna a terzi soggetti
Tra i prodotti in portafoglio si segnalano la costruzione e la gestione a lungo termine di asset elettrici non RTN (Rete Trasmissione Nazionale), funzionali alla connessione degli impianti di produzione da fonte rinnovabile alle reti elettriche, il supporto all’esercizio e alla manutenzione di impianti di produzione da fonte rinnovabile, lo sviluppo e la gestione delle reti in fibra ottica.
Per una spiegazione degli indicatori di bilancio (MOL, EBITDA, EBIT, PFN ecc.) si prega di fare riferimento alla legenda indicata nel menu in alto a sinistra)
Strategia
Il piano Strategico 2016-19, presentato nel febbraio 2016, di basa sulle seguenti linee:
- rafforzamento del core business con il consolidamento dell’impegno per lo sviluppo della rete elettrica e l’integrazione della rete acquisita da FS. L’impegno economico complessivo sarà di meur 3,300, di cui meur 2,600 in RAB, con impatto mitigato sulla tariffa elettrica e sull’indebitamento del Gruppo grazie anche all’apporto di capitali privati e finanziamenti UE;
- Crescita del valore degli asset regolati (RAB) a meur 14,700 nel 2019, con un tasso di crescita medio annuo del 4,6% fino al 2019;
- promozione di nuovi business nell’ambito delle Attività Non Regolate e sviluppo dei servizi per terzi, dei progetti Interconnector e identificazione di nuove opportunità di investimento in Italia e all’estero. Si prevede che queste attività contribuiscano alla crescita dell’EBITDA per circa meur 200 nell’arco di Piano;
- cost excellence: ulteriori benefici che a regime supereranno i meur 15 l’anno, grazie all’efficientamento dei processi e alla razionalizzazione dei costi, che si aggiungeranno ai meur 30 annunciati con il Piano precedente;
- miglioramento del Free Cash flow: flessibilità e sostegno alla remunerazione per gli azionisti confermata da un Free Cash flow cumulato per circa meur 2.000 nell’arco di Piano;
- mantenimento di una struttura del capitale solida e un miglioramento dei ratio finanziari: il rapporto tra Indebitamento Netto e RAB si manterrà inferiore al 60% in tutti gli anni di Piano e ci sarà una graduale riduzione dell’Indebitamento Netto a partire dal 2018-2019.
Analisi dei ricavi
L’andamento dei ricavi consolidati del periodo è il seguente;
| Ricavi | 12M 2015 | 12M 2015 | Variazione | ||||||
| meur | % tot | meur | % tot | meur | % tot | ||||
| Attività regolate | 1849.7 | 88.8% | 1822.9 | 91.3% | 26.8 | 1.5% | |||
| Corrispettivo trasmissione | 1,706.4 | 82.0% | 1,650.7 | 82.7% | 55.7 | 3.4% | |||
| Corrispettivo dispacciamento | 125.2 | 6.0% | 117.3 | 5.9% | 7.9 | 6.7% | |||
| Altri ricavi | 18.1 | 0.9% | 54.9 | 2.7% | -36.8 | -67.0% | |||
| Attività non regolate | 206.2 | 9.9% | 143.1 | 7.2% | 63.1 | 44.1% | |||
| Gruppo Tamini | 116.2 | 5.6% | 54.0 | 2.7% | 62.2 | 72.6% | |||
| Altri ricavi | 90.0 | 4.3% | 89.1 | 4.5% | 0.9 | 1.1% | |||
| Ricavi per costruzioni di attività in concessione | 26.2 | 1.3% | 30.4 | 1.5% | -4.2 | -13.8% | |||
| Ricavi | 2,082.1 | 100.0% | 1,996.4 | 100.0% | 85.7 | 4.3% | |||
I ricavi realizzati dal Gruppo Tamini nell’esercizio precedente partecipavano ai risultati di Gruppo solo a partire dalla data di acquisizione del 20 maggio 2014.
Analisi della redditività
L’andamento del conto economico consolidato del periodo è sintetizzato nel seguente prospetto:
| conto economico | 12M 2015 | 12M 2015 | Variazione | ||||||
| meur | % tot | meur | % tot | meur | % ricavi | ||||
| Ricavi | 2,082.1 | 100.0% | 1,996.4 | 100.0% | 85.7 | 4.3% | |||
| Costi operativi | -542.9 | -26.1% | -504.9 | -25.3% | -38 | 7.5% | |||
| Costo del lavoro | -226.9 | -10.9% | -258.9 | -13.0% | 32.0 | -12.4% | |||
| Servizi e godimento beni di terzi | -145.2 | -7.0% | -139.5 | -7.0% | -5.7 | 4.1% | |||
| Materiali | -89.9 | -4.3% | -37.1 | -1.9% | -52.8 | 142.3% | |||
| Altri costi | -54.7 | -2.6% | -39.0 | -2.0% | -15.7 | 40.3% | |||
| Costi per costruzioni di attività in concessione | -26.2 | -1.3% | -30.4 | -1.5% | 4.2 | -13.8% | |||
| EBITDA | 1,539.2 | 73.9% | 1,491.5 | 74.7% | 47.7 | 3.2% | |||
| Ammortamenti | -516.8 | -24.8% | -480.6 | -24.1% | -36.2 | 7.5% | |||
| EBIT | 1,022.4 | 49.1% | 1,010.9 | 50.6% | 11.5 | 1.1% | |||
| Gestione finanziaria | -141.1 | -6.8% | -127.9 | -6.4% | -13.2 | 10.3% | |||
| Imposte | -286.0 | -13.7% | -338.5 | -17.0% | 52.5 | -15.5% | |||
| Utile netto | 595.3 | 28.6% | 544.5 | 27.3% | 50.8 | 9.3% | |||
L’incremento dei costi operativi riflette l’incorporazione del Gruppo Tamini al netto della quale i costi operativi si riducono di circa meur 24,4.
Gli ammortamenti e svalutazioni dell’esercizio crescono essenzialmente per l’entrata in esercizio di nuovi impianti e per programmi di dismissione definiti a fine esercizio
Più i dettaglio la composizione e l’evoluzione dell’EBITDA sono indicati nella tabella sottostante:
| EBITDA | 12M 2015 | 12M 2015 | Variazione | ||||||
| meur | % tot | meur | % tot | meur | % tot | ||||
| Attività Regolate | 1,485.8 | 96.5% | 1,423.0 | 95.4% | 62.8 | 4.4% | |||
| % ricavi | 80.3% | 78.1% | |||||||
| Attività Non Regolate | 53.2 | 3.5% | 68.1 | 4.6% | -14.9 | -21.9% | |||
| % ricavi | 25.8% | 47.6% | |||||||
| Costruzioni do attività in concessione | 0.2 | 0.4 | -0.2 | -50.0% | |||||
| % ricavi | 0.8% | 1.3% | |||||||
| Totale EBITDA | 1,539.2 | 100.0% | 1,491.5 | 100.0% | 47.7 | 3.2% | |||
| 73.9% | 74.7% | ||||||||
Struttura finanziaria
Lo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2015 può essere così rappresentato:
in attesa dell’annual report
Analogamente al 31 dicembre 2014 lo stato patrimoniale era così composto:
| ATTIVO | meur | % | PASSIVO | meur | % | |
| Totale immobilizzazioni | 11,191.6 | 76.0% | Fondi permanenti | 11,616.1 | 78.8% | |
| Mezzi propri | 2,940.6 | 20.0% | ||||
| Passività non correnti | 8,675.5 | 58.9% | ||||
| Attivi correnti e finanziari | 3,543.5 | 24.0% | Passività a breve | 3,119.0 | 21.2% | |
| Totale Attivo | 14,735.1 | 100.0% | Totale passività | 14,735.1 | 100.0% |
L’Indebitamento finanziario netto si attesta a circa meur 8.000 (meur 6.966 nel 2014), in conseguenza degli investimenti effettuati e dell’acquisizione della rete elettrica di FS.
Outlook
In occasione della presentazione del piano Strategico 2016-19 (febbraio 2016) il Guppo ha indicato la guidance 2016:
- ricavi ;circa eur 2,090;
- EBITDA: circa eur 1,520.
- Investimenti: circa meur 900
- utile per azione (EPS): circa 0.28.
Il Gruppo Terna sarà impegnato nei prossimi mesi nella realizzazione di quanto previsto nel Piano Strategico 2016-2019. Si prevede che il settore elettrico sarà caratterizzato da un’evoluzione trainata da una forte attenzione a uno sviluppo sostenibile e a soluzioni orientate all’uso efficiente delle risorse e alla minimizzazione dell’impatto ambientale delle attività. In questo contesto la Società intende sostenere la ricerca di soluzioni tecnologiche innovative a supporto della sostenibilità ambientale e proseguire nell’ottimizzazione delle attività di dispacciamento dell’energia elettrica, con impatti sui costi dell’attività e sulla riduzione delle emissioni di CO2. Con riferimento al nuovo contesto regolatorio, il periodo 2016-2019 sarà caratterizzato dalla continuità del modello di remunerazione dei servizi di trasmissione, dispacciamento e misura dell’energia elettrica nonché della regolazione della qualità del servizio di trasmissione.
Tra le altre principali infrastrutture elettriche in corso di realizzazione figurano le interconnessioni della RTN con il Montenegro e la Francia, gli interventi necessari all’integrazione della rete acquisita da FS, oltre che i progetti di riassetto e sviluppo della rete nelle aree metropolitane di Napoli, Milano e Palermo, e quelli avviati per realizzare l’interconnessione delle isole campane.
Con specifico riferimento al 2016, continuerà il programma di investimenti del Gruppo. In particolare nell’anno è prevista l’entrata in esercizio dell’interconnessione in doppia terna in corrente alternata 380 kV Sorgente-Rizziconi che garantirà una maggiore sicurezza della connessione della rete elettrica siciliana a quella peninsulare e aumenterà la concorrenza tra gli operatori con impatti di riduzione dei prezzi all’ingrosso nella zona Sud e conseguentemente nel sistema con benefici per tutti i consumatori italiani.
Fattori sensibili / di rischio
Il Gruppo evidenzia i seguenti fattori in grado di influenzare i risultati aziondali
Quadro: regolatorio
Con riferimento al primo semestre 2014, oltre il 96% dei ricavi consolidati del Gruppo trae origine dai corrispettivi annuali e dai meccanismi di incentivazione che sono riconosciuti per le attività regolamentate dall’AEEGSI.
L’AEEGSI, con le Delibere n. 199/11 e n. 204/11 (come successivamente aggiornate), ha stabilito la struttura delle tariffe per i servizi di trasmissione e di dispacciamento per l’intero periodo di regolazione 2012-2015, nonché le regole per l’aggiornamento annuale dei relativi corrispettivi unitari (nell’arco del mede-simo periodo regolatorio).
Effetti volume
I ricavi di Terna e di Terna Rete Italia S.r.l. attribuibili alla gestione, al funzionamento e allo sviluppo della RTN, nonché alla gestione dell’attività di dispacciamento, sono regolati da tariffe determinate dall’AEEGSI. I corrispettivi unitari per le attività di trasmissione e dispacciamento sono determinati annualmente sulla base dei costi riconosciuti per le predette attività e delle rispettive grandezze fisiche previsionali di riferimento (previsione dell’energia trasportata sulla RTN e dell’energia dispacciata). In corso d’anno Terna fattura sulla base dei predetti corrispettivi e dei volumi effettivi di energia rispettivamente trasmessa e dispacciata. I volumi effettivi (e quindi il potenziale scostamento tra i volumi effettivi e quelli previsionali utilizzati per il calcolo della tariffa unitaria) dipendono da fattori che sono al di fuori del controllo del Gruppo e i ricavi del Gruppo possono risultare, in conseguenza di questo “effetto volume”, superiori o inferiori al previsto.
Premi e penalità per energia non servita
La regolazione della qualità del servizio di trasmissione prevede un meccanismo di premi/penalità che prende in considerazione il solo indicatore dell’energia non fornita. L’impatto massimo potenziale per il Gruppo Terna derivante da questo meccanismo incentivante è compreso nel range -12/+30 milioni di euro l’anno.
Compartecipazione alle penalità/rimborsi pagati dalle imprese distributrici ai clienti connessi a reti di distribuzione MT e BT
La regolazione prevede dei meccanismi in base ai quali Terna può essere chiamata a “compartecipare” alle penalità/rimborsi che le imprese distributrici erogano ai clienti finali connessi alle loro reti (MT/BT) quando si verificano interruzioni che superano specifici standard fissati dall’autorità, con un tetto massimo annuale di 70 milioni di euro.
Evoluzione della normativa nazionale ed europea in materia fiscale, di tutela ambientale e di energia
Leggi in materia di lavoro e appalti
Rischi operativi connessi al malfunzionamento della RTN
Contenziosi legali
Il Gruppo Terna è coinvolto sia come attore, sia come convenuto in un certo numero di procedimenti, legati a contratti, risorse umane, ambiente, materie di regolamentazione e di salute pubblica che emergono dalla normale amministrazione
Rischi di mercato e finanziari
Nell’esercizio della sua attività il Gruppo è esposto a diversi rischi finanziari: rischio di mercato (rischio di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di inflazione), rischio di liquidità e rischio di credito.
Fabbisogno di mezzi finanzi
Opportunità nell’ambito delle attività non regolamentate
Una parte consistente delle Attività Non Regolamentate è connessa alle opportunità offerte sul mercato della progettazione, realizzazione e gestione di impianti in Alta Tensione funzionali alla connessione di produzione da fonti rinnovabili in Italia o all’estero. Peraltro, eventuali variazioni nell’assetto normativo e regolatorio di riferimento per le attività non regolamentate, possono determinare una minore capacità di attrazione per gli investimenti in questo settore e conseguentemente una contrazione delle opportunità di mercato per le attività non regolamentate del Gruppo Terna.
Inoltre, nell’ambito delle Attività Non Regolamentate, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Tamini, si segnala il rischio tipico del business industriale, con riferimento in particolare alla credibilità, solvibilità e rischio paese delle controparti, nonché ai rischi di garanzia del prodotto finito, ancorché stimati con appositi fondi.
Cambiamenti climatici
Terna è un’utility la cui attività principale è la trasmissione dell’energia elettrica, che non è implicata in alcun modo nella generazione di energia elettrica e non è soggetta a obblighi di riduzione delle emissioni o a schemi di emission trading.
Non sono al momento presenti misure di natura fiscale (ad es. carbon tax) o regolatoria (target di riduzione delle emissioni, inclusione in schemi di emission trading) con conseguenze dirette sul business e sulla performance finanziaria di Terna.


